antincendio

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progettazione antincendio

progettazione antincendio

la strutturazione della progettazione antincendio

La progettazione antincendio prevede due elementi fondamentali che costituiscono i requisiti minimi del progetto. Si tratta degli elaborati grafici e della relazione tecnica. Ogni progetto di impianto deve essere conforme alle norme CEI, UNI degli enti di normalizzazione degli Stati UE e alla vigente normativa.

Per quanto riguarda la relazione tecnica di un progetto antincendio, essa contempla:
– i pericoli di incendio, cioè gli elementi che possono rappresentare un rischio di sviluppo del fuoco. Tra questi fattori sono compresi la particolare e generale destinazione d’uso dell’immobile (residenziale, commerciale, produttiva, ecc.), gli impianti di processo, la presenza di sostanze pericolose e le soluzioni adottate per il loro stoccaggio, i processi di lavorazione, le aree a rischio specifico, il carico di incendio nei diversi settori, quali siano le strumentazioni e le macchine utilizzate nel ciclo produttivo; gli impianti tecnologici di servizio e le movimentazioni interne;
– la valutazione qualitativa del rischio incendio, indicando gli obiettivi di sicurezza che ci si è posti e da rispettare. Quindi la relazione deve indicare quali sono le soluzioni e le prescrizioni che sono state adottate per rispettare e raggiungere gli obiettivi indicati;
– la descrizione delle condizioni ambientali prestando una particolare attenzione agli ambienti dove sono presenti pericoli di incendio. Per quanto riguarda le caratteristiche dell’immobile devono essere prese in considerazione la tipologia edilizia, la volumetria, l’altezza, la tipologia e il materiale delle superfici, la geometria dei locali, la presenza di piani interrati, la compartimentazione degli ambienti e l’articolazione plano-volumetrica.
– la descrizione delle misure di prevenzione e protezione antincendio, riguardanti sia le condizioni ambientali e i pericoli di sviluppo delle fiamme che le soluzioni di contrasto. In particolare occorre considerare la resistenza al fuoco delle strutture e dei materiali, le norme tecniche di impianto e di prodotto vigenti, la presenza di presidi antincendio e il numero richiesto. In secondo luogo occorre considerare che devono essere previsti impianti di protezione attiva, come estintori, impianti antincendio, idranti e sensori per la rilevazione di fumo e fiamme.
– la gestione dell’emergenza attraverso una specifica e dettagliata pianificazione. L’obiettivo è ridurre al minimo il rischio residuo attuando una responsabile gestione aziendale e un’efficiente organizzazione delle emergenze.

Per quanto riguarda gli elaborati grafici, la documentazione si basa sulla planimetria generale dell’immobile e contempla:
– la disposizione delle attività produttive;
– la presenza di impianti tecnologici esterni, come elettrodotti, cabine elettriche, impianti di distribuzione del gas e la rete del gas stessa;
– gli accessi carrabili e pedonali e le modalità di accesso all’area e di viabilità nelle vicinanze;
– le risorse idriche vicine, come corsi d’acqua, riserve idriche, acquedotti e idranti esterni;
– le distanze di sicurezza nell’ambiente esterno;
– la disposizione dei dispositivi e degli impianti di protezione antincendio e la collocazione degli organi di manovra degli impianti tecnologici in situazioni di emergenza;
– gli elementi utili per avere una chiara descrizione dell’area e del contesto territoriale, per fornire supporto e informazioni utili alle squadre di soccorso in caso di intervento.
– gli elementi riguardanti la protezione antincendio e i rischi incendio riportate nella relazione tecnica;
– la destinazione d’uso di ogni ambiente indicando gli impianti, i macchinari e le sostanze pericolose presenti;
– l’illuminazione di sicurezza;
– l’indicazione dei percorsi di esodo;
– le dimensioni e il verso di apertura di ascensori, porte, vani scala e corridoi;
– gli impianti antincendio e le attrezzature mobili di estinzione (gli estintori).